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Sessant’anni di ANIASA: l’auto resta al centro, ma la mobilità italiana cambia volto

26
Giugno 2025
Di Beatrice Telesio di Toritto

L’auto continua a essere il perno della mobilità degli italiani, ma l’accesso a un veicolo nuovo è sempre più difficile. I prezzi salgono, i redditi non tengono il passo, e le formule alternative – usato, noleggio, condivisione – avanzano. È il quadro emerso durante l’evento Muoviamo il futuro: sicurezza, sostenibilità, condivisione, organizzato da ANIASA a Roma, a Spazio Novecento, in occasione dei suoi 60 anni di attività. L’evento ha lasciato spazio anche alla presentazione dell’annuale indagine sulla mobilità realizzata in collaborazione con Bain & Company.

Dalla ricerca emerge un dato centrale: l’auto è ancora il mezzo più utilizzato per gli spostamenti quotidiani (scelta dall’80% degli italiani nel 2024, in netto aumento rispetto al 69% del 2020), ma sei italiani su dieci non prendono più in considerazione l’acquisto di un’auto nuova. I motivi sono chiari: dal 2013 a oggi il prezzo medio di un’auto è aumentato del 52%, mentre i redditi familiari sono cresciuti solo del 23%. Un disallineamento che si è accentuato dopo il 2020 e che ha spinto sempre più consumatori a posticipare le decisioni d’acquisto, a rivolgersi al mercato dell’usato – cresciuto dell’8,3% nell’ultimo anno – o a scegliere il noleggio.

«I crescenti costi dell’auto, come testimonia questa ricerca, stanno rendendo questo bene sempre meno accessibile ad ampie fasce di consumatori», ha sottolineato Alberto Viano, presidente di ANIASA. «Molti preferiscono tenere la propria vettura o affidarsi a formule più sostenibili, come il noleggio. Per oltre 170.000 privati oggi questa è una scelta concreta: un canone fisso che permette di guidare un’auto moderna, sicura e a basse emissioni».

La crescita del noleggio, anche nel segmento privati, si inserisce in una trasformazione profonda del mercato. Secondo i dati ANIASA, la flotta a noleggio a lungo termine è cresciuta del 24% tra il 2022 e il 2024, e nei primi sei mesi del 2025 ha già registrato un +7,6% di immatricolazioni, raggiungendo quota 34,2% sul totale del mercato.

Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company, ha definito inoltre questo scenario come una “nuova normalità”: «L’auto resta centrale nella mobilità quotidiana degli italiani, ma il mercato si sta trasformando in profondità. L’interesse non cala, ma l’accessibilità sì: i veicoli vengono tenuti più a lungo, cresce l’attenzione al prezzo e si cercano soluzioni più flessibili, come l’usato o il noleggio».

Uno dei protagonisti di questa trasformazione è proprio il noleggio a lungo termine, settore che si sta adattando a un pubblico più ampio e con nuove esigenze. Alessio Casonato, direttore commerciale di Agenzia Italia, ha evidenziato come le difficoltà economiche abbiano accelerato il cambiamento:
«Servono nuove alternative al nuovo: il noleggio in Second Life è una risposta concreta a un’auto sempre meno accessibile. Le famiglie cercano formule ibride tra servizio e possesso, e il mercato si sta attrezzando».

Tra i temi centrali emersi anche quello della crescente competitività dei costruttori asiatici. Secondo l’indagine, il 23% degli italiani è aperto all’acquisto di un’auto cinese, attratto da qualità percepita e prezzo competitivo. Su questo è intervenuto Alessandro Grosso, country manager di BYD Italia:
«I costruttori cinesi hanno oggi un vantaggio reale: una catena logistica e produttiva ottimizzata ai limiti della perfezione, che consente di offrire prodotti tecnologicamente avanzati a costi contenuti. È una questione di efficienza, non solo di prezzo. Il nostro ecosistema unisce mobilità, energia e innovazione, con l’obiettivo di contribuire concretamente alla sostenibilità».

In un contesto dove le sfide della transizione ecologica, dell’accessibilità e della digitalizzazione ridisegnano le regole del gioco, ANIASA ha lanciato un messaggio chiaro: il settore deve essere pronto a cambiare. E proprio il noleggio, grazie alla sua flessibilità, si propone come uno strumento centrale per rispondere alle esigenze di una mobilità che cambia forma, ma non importanza.