Trasporti

Serve una rivoluzione culturale per pensare a una nuova mobilità

23
Ottobre 2021
Di Valentina Ricci

 

 

“Il passaggio a una mobilità diversa, più sostenibile e che guarda nella direzione della micro mobilità è una questione di comportamento piuttosto che di acquisto di nuovi mezzi di trasporto: serve una rivoluzione culturale che favorisca un nuovo approccio virtuoso con l’obiettivo di costruire future generazioni di cittadini e adulti consapevoli verso nuove forme di mobilità”. Non lascia dubbi l’intervento di Enrico Giovannini, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili intervenuto alla presentazione dell’indagine IPSOS-Legambiente promossa dalla società di monopattini in sharing LINK Superpedestrian, che si è tenuta ieri a Roma presso il Centro Convegni Carte Geografiche. Prima di promuovere e mettere in campo forme di mobilità alternativa, elettrica, sostenibile, innovativa serve quindi uno sforzo collettivo che permetta a tutti i cittadini di diventare modelli di responsabilità e consapevolezza.

La presentazione – che ha visto la partecipazione di Matteo Ribaldi, Public Affairs and Business Development Manager LINK Italia e Andrea Poggio responsabile mobilità di Legambiente – ha mostrato come, dalla pandemia in poi, è diminuito l’utilizzo del trasporto pubblico, a parte per auto in condivisione e monopattini, si è rivelato vincente il mix mezzi pubblici e privati a Roma e che Milano è in testa in tema di multi-modalità.

Al centro del dibattito, la percezione di sicurezza legata alla guida dei monopattini elettrico, elemento sempre più centrale nelle nostre città. Dai dati diffusi emerge come la pandemia abbia costituito una sorte di spartiacque, accelerando di fatto l’utilizzo dei mezzi in condivisione – 120 nuovi servizi di sharing mobility con monopattini elettrici solo quest’anno – e come questi completino, insieme al trasporto pubblico, l’offerta di servizi di mobilità per i cittadini. Dal sondaggio emerge in particolare come la fascia 18-24 anni è quella che riscontra l’approccio più positivo legato ad una maggiore consapevolezza del mezzo, ma anche quella con una scarsa conoscenza delle regole della strada.

“Per questo motivo, come LINK, siamo impegnati in progetti rivolti agli studenti come “LINK4schools”, sviluppato proprio in collaborazione con Legambiente, per fornire loro una formazione a 360 gradi sulla mobilità sostenibile, con un focus specifico sul monopattino elettrico per un utilizzo sempre più corretto e responsabile” commenta Ribaldi.

“Questa è un’occasione straordinaria a disposizione dei cittadini e dei sindaci. Non possiamo rinunciarvi e non possiamo punire chi usa bene i monopattini, cioè la grande maggioranza degli utenti. Servono regole conosciute, condivise, uguali o simili a quelle in vigore per le biciclette. La prima misura preventiva di sicurezza è questa: conoscere e condividere regole chiare. Come per le bici. La guerra tra utenti della strada (pedoni, ciclisti, automobilisti…) la lasciamo alla brutta politica: noi cittadini usiamo di volta in volta il mezzo di trasporto, anche in sharing, più comodo”. Ha dichiarato Poggio.