Politica

La crisi di Governo è anche crisi del Parlamento

24
Gennaio 2021
Di Andrea Maccagno

Secondo uno studio elaborato dalla Camera dei Deputati, che analizza quantitativamente la produzione legislativa nell’arco della XVIII Legislatura, tra il marzo 2018 e il dicembre 2020 sono state approvate 165 leggi: una di revisione costituzionale di iniziativa parlamentare (la legge di riduzione del numero dei parlamentari) e 164 leggi ordinarie. Sono stati inoltre emanati 78 decreti-legge, 95 decreti legislativi e 10 regolamenti di delegificazione.

Il dato sorprendente è che delle 165 leggi approvate solo 34 siano di iniziativa parlamentare: quattro leggi su cinque, quindi, hanno origine altrove. Non solo, a fronte di queste 34 leggi, Camera e Senato hanno prodotto 4356 ddl di iniziativa parlamentare: perciò, solo lo 0,8% di questi ddl è diventato effettivamente legge. Il Parlamento è quindi posto sempre più ai margini del nostro sistema.

Se il potere legislativo parlamentare si restringe, cresce il ruolo dell’esecutivo. Delle 165 leggi approvate, ben 56 sono leggi di conversione di decreti-legge, altre 73 sono di iniziativa governativa, mentre 2 sono di iniziativa mista popolare e parlamentare.

Si passi poi ad un argomento niente affatto marginale: la questione di fiducia. Questa è stata posta in almeno un ramo del Parlamento in 33 provvedimenti: un quinto del totale delle leggi ordinarie approvate. In 20 casi è stata posta addirittura in tutti i passaggi parlamentari. Non solo, su 56 decreti-legge convertiti, il Governo ha fatto ricorso alla fiducia almeno in uno dei rami del Parlamento in 29 occasioni: più di una volta su due. In 17 casi la questione di fiducia è stata posta sia a Montecitorio sia a Palazzo Madama.

Ciò determina un’ulteriore contrazione delle prerogative dei membri – specialmente di opposizione – di Camera e Senato, che si vedono sottratti non solo del tempo dibattimentale, ma anche della possibilità di avanzare emendamenti.

La fiducia è stata poi posta, per ovvie ragioni, sulle due mozioni che hanno dato il via ai governi Conte I e Conte II, così come sulle risoluzioni che hanno confermato la maggioranza del Presidente del Consiglio durante la crisi di governo – ancora tutta da sciogliere – di questo gennaio.

La XVIII Legislatura ha poi conosciuto due mozioni di sfiducia individuali a singoli componenti del Governo: si tratta del Ministro Toninelli (Conte I) e del Ministro Bonafede (Conte II): in entrambi i casi le mozioni sono state respinte dal voto del Senato.

Vi è infine l’intenso uso della decretazione d’urgenza. In questa Legislatura, dei 78 d.l. emanati, 4 sono un’appendice del governo Gentiloni, 26 attengono al governo Conte I e 48 al Conte II. Ben 56 decreti sono stati convertiti in legge, mentre i contenuti degli altri 22 – formalmente decaduti – sono confluiti altrove. In media, quindi, ne sono stati emanati più di due al mese, mentre le leggi di conversione valgono il 34% del totale delle leggi approvate.

I dati dello studio confermano pertanto lo svuotamento delle prerogative del Parlamento, istituzione messa ulteriormente sotto attacco dalla Riforma costituzionale approvata con il referendum dello scorso settembre: la riduzione del numero dei parlamentari, infatti, dimostra come Camera e Senato vengano posti sempre più ai margini del nostro sistema, oltre a palesare uno scarso interesse verso soluzioni che consentano una più larga rappresentanza popolare.

L’incisività dell’attività di deputati e senatori è quindi piuttosto bassa, chiamati spesso a convertire in legge i decreti del Governo e bloccati dalle questioni di fiducia. Il peculiare strumento del Dpcm, utilizzato da Conte per governare la pandemia, ha fatto poi il resto. Su questo sfondo, la crisi in atto della maggioranza non solo mette in dubbio la prosecuzione della Legislatura, ma non garantisce il corretto funzionamento dei lavori nelle commissioni parlamentari. È quindi giunto il momento di una scelta: o si ridà centralità al ruolo di Camera e Senato, o si deve trovare il coraggio per cambiare la forma di governo di questo Paese.

Photo Credits: Si24.it