Politica

Le pulci a…Gualtieri su esito Ecofin

19
Novembre 2020
Di Redazione

Oggi le pulci di The Watcher Post si concentrano sul Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, audito dalle Commissioni Finanze e Politiche Europee del Senato sugli esiti del Consiglio dell’Unione Europea economia e finanza (Ecofin).

Gualtieri, in base ai dati forniti dalla Banca d’Italia, ha dichiarato: "Le banche italiane presentano al momento una situazione di gran lunga migliore rispetto agli anni successivi alla crisi del 2008. Nel primo semestre 2020 il coefficiente del patrimonio di migliore qualità, cet1, è aumentato di quasi un punto percentuale nelle banche italiane, dal 14 al 14,8 a causa della capitalizzazione dei dividendi 2019 la cui distribuzione è attualmente sospesa fino al 2021, è proseguita l'opera di pulizia dei bilanci dai crediti Npl, a 67 miliardi al netto delle svalutazioni (138 lordi) e Npl ratio 3,1%". Il Ministro ha spiegato che la redditività: "Ha subito un calo significativo a causa di un incremento fino al 53% delle svalutazioni dei crediti indotto dagli effetti della pandemia e l'indice di redditività del capitale è sceso dal 7,1 al 3,7 nonostante i miglioramenti di efficienza gestionale degli intermediari. Guardando a una prospettiva futura il sostegno delle banche all'economia potrà avere continuità. La principale sfida delle banche italiane ed europee nei prossimi mesi sarà quella di gestire la prevedibile crescita delle esposizioni deteriorate.”

Il Ministro dell’Economia ha proposto: “L’Attuale contesto di crescente incertezza richiede, a nostro avviso, di porre in essere un atteggiamento proattivo. Servono soluzioni che consentano di gestire e mitigare l’impatto di una crescita preventiva di esposizioni deteriorate che il Governo sta cercando di prevenire. Serve arricchire lo strumentario delle autorità per consentire di intervenire repentinamente in caso di necessità. Nel corso dell’ultimo Ecofin il Mef ha chiesto di ragionare su aggiornamento del quadro normativo degli di aiuti di stato in cui potrebbero operare asset nazionali in caso di bisogno secondo logiche di massimizzazione del valore nel lungo periodo e non solo di prestiti.”

Gualtieri specifica: “Sostegno delle banche al sistema economico potrà avere continuità nell’ambito del contenimento degli effetti della pandemia. La sfida sarà gestire la crescita delle esposizioni deteriorate: desta preoccupazione il termine delle moratorie che se non gestite in maniera attenta è suscettibile di determinare un aumento delle esposizioni di inadempienze probabili. In questo senso il Governo ha già presentato una proposta di proroga in legge di bilancio”.

In seguito il Ministro sposta l’attenzione sull’Unione Europea: "Il 6 ottobre i ministri hanno raggiunto un accordo per il Recovery Resilience Facility che è lo strumento principale del pacchetto da 750 miliardi varato dalla UE. Vanno accolte con soddisfazione le numerose modifiche migliorative. Il rapido accesso a queste risorse evitera' che gli Stati debbano anticipare per intero le somme. I rappresentanti europei di Consiglio, Commissione e Parlamento sono attualmente alla ricerca di un compromesso sul tema, stante l'obiettivo comune di chiudere il negoziato e consentire l'adozione del regolamento entro la plenaria del 14-17 dicembre.”

 

Le domande poste al Ministro e le relative risposte:  

Prende la parola per primo il Senatore Candiani (LN): Focus su alcune considerazioni, in merito alla questione fiscale, uno dei gap da coprire all’interno dell’UE è l’omogeneità dei sistemi fiscali che hanno creato anche delle competizioni scorrette tra i Paese europei, che indirizzo ha il nostro Paese rispetto agli altri?” Anche il senatore Fenu (M5S) pone una domanda in riferimento allo stesso argomento: “Per ciò che riguarda i colossi del digitale, Google ha creato una piattaforma classroom per gli studenti, Amazon ha un fatturato cresciuto in maniera esponenziale calcolando la pandemia, quando useremo la parola digital tax o web tax? Quando si arriverà ad una parificazione a livello tributario?” La risposta di Gualtieri a entrambi i senatori: “Da tempo, su iniziativa non solo dell'Italia, è in corso un difficile negoziato in sede Ocse su due fondamentali aspetti: quello della cosiddetta digital tax, e quello che riguarda l'esigenza di introdurre un livello minimo di tassazione nei diversi Paesi, limitando la possibilità di dumping fiscale. Su questi due punti il negoziato si è sviluppato: è andato molto avanti sul secondo, sul primo si è bloccato su una posizione molto netta di contrarietà degli Usa. Siamo dunque nella fase in cui l'Europa sollecita la ripresa del negoziato, che speriamo possa essere anche più costruttivo, per arrivare a una conclusione entro i primi mesi del 2021. Se ciò non fosse possibile è ovvio che l'Europa deve porsi il tema di agire autonomamente e su questo ci sono già proposte. Si tratta di un cantiere molto importante, anche politicamente e l'Italia è nettamente favorevole a queste nuove regole comuni globali, sia sulla digital tax sia sul livello minimo di tassazione.”

La Senatrice Bonino (+E) interviene: “Sulla parte del blocco Polonia-Ungheria e Slovenia, unitasi ieri, dal punto di vista giuridico e politico state pensando ad una procedura di cooperazione rafforzata che aiuterebbe a sormontare questo blocco ritenuto da alcuni un ricatto e da altri un bluff?” Il Ministro spiega: “Applicare la cooperazione rafforzata non è uno sviluppo agevole, richiederebbe un totale cambiamento, la via maestra è quella di una capacità dei Paesi di concludere il negoziato.”

Chiede la parola la Senatrice Lonardo (FI): “Confesercenti ha lanciato un allarme sono 42.000 le imprese a rischio, penso che bisogna dare certezza alle nostre imprese, regole eque certe e sicure affinchè le nostre imprese sopravvivano.” Anche il Senatore Pittella (PD) pone una questione: “Per ciò che riguarda i crediti deteriorati, le regole europee sono state pensate in tempi normali, ma non possono rimanere uguali in un tempo di emergenza, propongo di derogare queste regole.” Infine anche il Senatore De Bertoldi (FdI) riprende lo stesso tema: “Bisogna venire incontro alle esigenze della nostra Nazione, e mi riferisco in particolare all'annosa questione dei crediti deteriorati che, secondo i dati dell'anagrafe tributaria, nel 2025 potrebbero aumentare anche per 100 miliardi rispetto ai valori attuali.” Gualtieri, facendo un unico discorso, risponde alle domande dei Senatori: “Per i crediti deteriorati, esistono 3 questioni: la questione della entrata in vigore ufficiale, anche se per molte banche è uno standard in vigore. La questione del regolamento del Calendar provisioning che dice: cosa succede se una banca ha un credito deteriorato? E poi come si gestisce quando questo avviene, anche dal punto di vista del mercato secondario, come gestire una esposizione deteriorata? Per ciò che riguarda il Calendar provisioning che disciplina gli accantonamenti prudenziali per coprire le banche. Questa forte enfasi su una ora X del 1 gennaio che avrebbe un impatto da bomba nucleare. Allora per i crediti secure le banche italiano hanno un tasso di copertura dei crediti deteriorati tra i più alti, quindi prima che una banca debba mettere dei capitali passano anni, anche per i crediti unsecure che non sono coperti da garanzia la copertura inizia a mordere dal secondo al terzo anno. In modo da poter vedere un impatto reale della pandemia che vedremo negli anni non in mesi. Quindi non c’è nessuna ora X. Questo Atto delegato che dice che cos’è un’esposizione deteriorata e entra in vigore effettivamente il 1 gennaio, io auspico che si valuti la responsabilità della Banca Nazionale, responsabilità di applicazione sulle altre banche, sia per ciò che riguarda il ruolo della Cassa Europea si possono esplorare elementi di flessibilità interni come la percentuale della esposizione deteriorata e il criterio di rilevanza del ritardo. C’è una soglia di superamento dell’esposizione. Cosa succede? Fondamentale che non morda il Calendar provisioning e che ci sia una flessibilità rispetto ai requisiti prudenziali. Il nostro auspicio è che la vigilanza europea garantisca la flessibilità sull’altro livello.”

Il Senatore Pittella (per l'intervista leggi qui) pone una seconda domanda: “Riguarda la regolazione in materia di finanza digitale, vorremmo realizzare un parere nella fase ascendente da portare in aula vorremmo capire come l’impatto di queste innovazioni possa essere utile per i contribuenti e come queste innovazioni possano incidere sulla lotta al riciclaggio, siamo pronti a competere?” Il Ministro risponde: “Per la finanza digitale, tema importante per i prossimi anni, la nostra posizione è disponibile con dialogo, come pure il tema della lotta al riciclaggio e chiediamo che questa costruzione di strumenti comuni sia di livello.”

Il Senatore Bagnai (LN) interviene: “Ci ha informato sui soldi che arriveranno, per il prestito sure un massimo di 27 miliardi e la Commissione ha erogato la prima trance il 27 ottobre, perché le condizioni dei prestiti sure non vengono rese note? Perché, nel chiedere aiuto all’Unione, non è stata effettuata la richiesta di aiuti per calamità naturali, come ha già fatto la Danimarca, ma è stata effettuata per criticità economiche?” Il Ministro risponde ai quesiti: “La prima trance di 10 miliardi ha una durata di 10 anni con un tasso di – 0,238 la seconda di 7 miliardi di 20 anni con un tasso di +0,13, e senza condizionalità. Per quanto riguarda le richieste all’Unione sulla base giuridica, perché se avessi fatto riferimento alle calamità saremmo caduti in un regime più stringente, la scelta è quella della procedura più utile.”

Interviene per ultimo il Senatore Crucioli (M5S): “L’Italia è in ritardo sulla presentazione della bozza del piano di rilancio che non deve attendere l’approvazione del regolamento, chi ci sta lavorando e quando la bozza perverrà sui tavoli per poterla visionare?” Il Ministro dell’Economia Gualtieri con conclude rispondendo all’ultima domanda: "Con il Next Generation Eu il governo sta lavorando in modo intenso al piano di rilancio dell'Italia in coordinamento con l'Unione europea. Il piano dispone di risorse molto rilevanti e noi vogliamo che sia organico, ampio e dettagliato. Riuniremo rapidamente il comitato e invieremo un nuovo draft del Pnrr al Parlamento Ue prima della fine di novembre.”

 

 

Nicolò Marcon

 

 

Photo Credits: Il Parlamentare