Politica

Legge di bilancio audizione Di Maio: “Manovra ambiziosa”

26
Novembre 2020
Di Flavia Iannilli

Oggi The Watcher Post dedica le sue pulci al Ministro Luigi Di Maio intervenuto nell’audizione relativa ai profili di competenza all’interno del disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il Bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, presso la Commissione Affari Esteri della Camera.

Di Maio illustra la destinazione, nell’anno corrente, di oltre 2 miliardi di Euro a favore delle imprese italiane destinati a favorire l’internazionalizzazione: “Il Ddl Bilancio prevede un potenziamento del piano straordinario per la promozione del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia, che viene rifinanziato con 50 milioni per ciascuno dei prossimi quattro anni. Includendo anche i fondi stanziati grazie al Fondo investimenti del 2020, per i prossimi anni potremo contare su un finanziamento stabile di circa 140 milioni di euro all’anno, che consentirà di avviare finalmente una programmazione triennale”.

Da tenere in considerazione il fatto che si tratta della prima legge di bilancio che tiene conto delle risorse del Next Generation Eu. Secondo il Ministro la fase attuale prevede la richiesta di “due azioni parallele: sostenere ovvero assicurare un ristoro immediato a fronte dell’emergenza, ma anche rilanciare. Sostegno e rilancio sono pilastri di una manovra ambiziosa”.

Un dato significativo esposto da di Maio riguarda l’export italiano che: “Per la prima volta dall’inizio della pandemia nel mese di settembre ha registrato un incremento rispetto allo stesso mese del 2019. Il che conferma che siamo nella giusta direzione”. Per questo il Ministro ritiene che adesso serva: “Maggiore incisività sulla spesa dei fondi vorrei mettere in luce la necessità di semplificare le procedure per velocizzare e rendere più efficiente la capacità di spesa delle nostre agenzie e delle nostre strutture”. Inoltre Di Maio ha rilevato che la Farnesina può registrare: “Con un bilancio in aumento, un’inversione di tendenza rispetto agli esercizi precedenti grazie ad un incremento netto di risorse, +14,5% rispetto alla Manovra 2020, in buona parte riconducibile ai finanziamenti straordinari previsti nel 2021 a favore delle imprese per i contributi a fondo perduto da erogare tramite Simest”. Ciò nonostante il Ministro sottolinea come il bilancio del Ministero degli Esteri sia ancora “limitato rispetto ai principali partner europei”.

Le domande poste al Ministro e le relative risposte:

Il primo intervento a cui risponde il Ministro è quello dell’Onorevole Quartapelle (PD) che chiede: “È importante la proiezione internazionale del nostro Paese ma si rileva che le spese per la politica estera diminuiscono, credo che sia opportuno fare un ragionamento più ampio sulla programmazione investimento/dell’aumento delle risorse per la nostra politica estera, ci può dare una sua opinione?”. Di Maio risponde: “Per ciò che riguarda l’internazionalizzazione sulla legge di Bilancio il ministero affari esteri ha una dotazione economica che non ha mai avuto e non erano mai state di queste dimensioni. Volontà della Farnesina di investire sulla diplomazia economica che ha bisogno di strumenti e di rinforzare il personale depauperato dal blocco del turn over sia per i diplomatici che per gli esperti. Non riusciremo a sopperire a tagli di 20 anni in un anno ma stiamo lavorando”.

L’Onorevole Ehm (M5S) invece pone l’attenzione su un argomento specifico: “Riprendo il tema dell’export, i dati mostrano come vi sia una attenzione ma anche un gap importante tra nord e sud, si nota che molti dei fondi vengono destinati in gran parte al nord, quindi sono state pensate delle misure nuove per ridurre il gap?”. Il Ministro riprende la questione del mezzogiorno: “Solo l’11% dell’export nazionale proviene dal sud e quando aumentava succedeva con gli idrocarburi. Questo lavoro dell’export per l’internazionalizzazione deve andare di pari passo con investimenti in infrastrutture e nel digitale, in modo che l’impresa si internazionalizzi”.

Un altro nodo fondamentale al centro degli interventi degli onorevoli è la cifra stanziata accanto alla voce l’aiuto allo sviluppo, con opinioni contrastanti, infatti l’Onorevole Delmastro Delle Vedove (FdI) chiede: “Com’è possibile che vengano stanziati 5 miliardi per l’aiuto allo sviluppo, mentre ne vengono dati 3 miliardi per il fondo emergenziale per le imprese che sono state chiuse per il decreto del Governo? E’ possibile che in tempi di pandemia la priorità sia l’aiuto allo sviluppo?”. Mentre non la pensa alla stessa maniera l’Onorevole Migliore (IV) che dichiara: “Ciò che investiremo in aiuti per lo sviluppo ci tornerà nel versante del contenimento dei flussi migratori e avranno dei ricaschi dal punto di vista della cooperazione economica, tutti i Paesi forti dal punto di vista economico hanno dei fondi maggiori rispetto all’Italia nel settore aiuti per lo sviluppo”. Anche il Deputato Ribolla (LN) si aggancia al discorso: “Destiniamo le risorse all’immigrazione, in un momento del genere molto delicato riteniamo che sia necessario dare più risorse ai nostri cittadini”. Il Ministro prende in mano l’argomento e spiega: “Aiuto pubblico allo sviluppo, l’Italia ha una sua postura internazionale anche il modo per entrare in alcuni paesi e favorire l’accesso al nostro sistema economico, paragonate quanto investiamo e quanto le imprese avranno in ricavi. L’aiuto non lo spendiamo solo per i migranti ma anche per la lotta ai trafficanti, o per le organizzazioni internazionali che ci hanno permesso di entrare nei più importanti programmi di vaccinazione, per cui avremmo il vaccino prima di altri. Abbiamo avuto un aiuto internazionale sia per i miei predecessori e che per questo motivo”.

E’ stato affrontato il tema della rete diplomatica sulla quale hanno fatto leva l’Onorevole Lupi (Misto): “Senza gli uomini non si può fare niente, la forza dell’Italia nel dopoguerra è stata quella di avere una rete diplomatiche più ramificate e più radicate nel Mondo ed era il modo con cui comunicavamo, abbiamo depauperato una risorsa fondamentale proprio quando stiamo ricostruendo, dovremmo rafforzarla”. L’Onorevole Nissoli (FI) che ha puntualizzato: “Se aumentano i compiti dei consolati devono aumentare anche le energie dal punto di vista di personale, mi può specificare come ci può venire incontro con dei numeri concreti?”. Il Deputato Migliore (IV) ha richiesto uno spettro più ampio di rinnovamento che consenta ai nostri diplomatici di essere più presenti ed infine anche l’Onorevole Ribolla (LN) ha esposto la necessità di un aumento degli esperti del campo. Di Maio risponde a tutti i quesiti posti: “Per l’organico della Farnesina lavoriamoci tutti insieme, questi numeri stanno crescendo e sta arrivando una giovane generazione di diplomatici anche più sensibili alle problematiche correnti”.

L’Onorevole Lupi (Misto) pone una seconda domanda: “Uno strumento ottimo dello sviluppo economico è il sistema fieristico, che è in un momento drammatico e rischiamo che possa essere acquisito dai grandi gruppi mondiali, bisogna intervenire”. La risposta del Ministro: “C’è un altro fondo che sarà rimpinguato nel Dl ristori che serve a proteggere le fiere, che adesso è al Mibact e che ha una dotazione bassa per ora, e con questo miriamo a proteggere le nostre imprese. Inoltre abbiamo creato una piattaforma che gli permette di fare le fiere online”.

Infine l’intervento del Deputato Formentini (LN): “È il caso di far presente alle Nazioni Unite delle gravi carenze e della gestione troppo favorevole verso la Cina, comprendo l’internazionalizzazione, ma non rinunciamo ad indagare sull’origine del virus e sulle gravi deficienze democratiche di quel regime”. Di Maio specifica: “Noi in sede di Nazione Unite e in sede europea ci siamo mossi per accertare l’origine del virus, ci siamo detti che avremmo discusso questo tema appena usciremo, speriamo presto, da questa seconda ondata”.

Photo Credits: Urban Post