Innovazione

Il 5G e le frequenze Tv: il mistero della 51 di San Marino

10
Aprile 2021
Di Redazione

Paese che vai mistero che trovi. Come il nostro Paese anche la Repubblica di San Marino, microstato dalla storia millenaria ed enclave italiana, nonostante le sue ridotte dimensioni geografiche può contare su un assegnazione di frequenze del tutto simile a quelli di altri Stati di dimensioni ben maggiori. E la frequenza 51 appartiene a quella dote. Una frequenza che per lunghi anni ha consentito al servizio televisivo della piccola Repubblica, la San Marino RTV (partecipata al 50% dalla RAI), di essere ricevuto anche da buona parte del territorio nazionale italiano. Poi ad un certo punto questo schema è stato messo in forte dubbio a seguito del mutato quadro internazionale di gestione delle radiofrequenze, che impone all’Italia di recuperare il canale 51 entro e non oltre il 31 agosto 2021.  Gli organismi internazionali hanno assegnano 14 frequenze al lato orientale dell’Adriatico e 14 frequenze al lato occidentale. La frequenza 51 è compresa tra queste ultime. Intanto la copertura di San Marino Tv si restringe alle sole regioni Emilia-Romagna e Marche. 

La frequenza 51 è così diventata il fulcro della negoziazione che va avanti da due anni tra il Governo italiano e quello Sammarinese, per aggiornare il vigente accordo in materia radiotelevisiva. In sostanza l’Italia offre la ripetizione del segnale televisivo di San Marino RTV su tutto il territorio italiano a fronte di una contropartita a titolo di indennizzo di 2,5 milioni di euro annui. San Marino, dal canto suo, accetta la ripetizione del segnale, ma reclama un indennizzo maggiore.

Al di là dei termini dell’accordo che verranno stabiliti dalle parti, la vicenda ha assunto recentemente carattere paradossale. Pare infatti che l’Italia vorrebbe convertire l’uso della frequenza assoggettandola ai servizi telefonici previsti dalla nascita del 5G e stia facendo una sorta di gioco delle tre carte avendo già provveduto a cedere agli operatori di telefonia mobile l’utilizzo della frequenza stessa sul suo territorio per un corrispettivo di diversi miliardi di euro, senza però ancora poterne disporre.

Vista la portata degli interessi in gioco è evidente la necessità di far luce sulla vicenda, chiarendo anzitutto lo stato attuale della frequenza 51 e le condizioni per un'eventuale cessione che tengano conto del negoziato in corso tra i due Paesi senza lasciare dubbi sulla trasparenza dell’operazione ed evitando coinvolgimenti più o meno indebiti da parte di soggetti privati.

 
 
Redazione
 
 
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