Economia

Global Banking Forum 2021: evoluzione, sfide e opportunità

11
Maggio 2021
Di Flavia Iannilli

Il mondo è in evoluzione. Un cambiamento che include il settore bancario che sta affrontando un periodo importante all’insegna di nuove opportunità. A partire dal Next Generation Eu, fondato su una nuova programmazione di fondi ordinari europei che partiranno già nelle prossime settimane.

Per approfondire l’evoluzione in atto, The Watcher Post, ha seguito l’evento online “The Global Banking Forum 2021 – Banca e finanza tra sfide tecnologiche e opportunità di mercato”, teatro digitale di incontro che ha visto ospiti d’eccezione confrontarsi su tre questioni fondamentali in diversi panel: l’evoluzione del sistema bancario in Italia e nel mondo; banche e finanza nel vortice della trasformazione digitale; la canalizzazione del risparmio verso il sistema delle imprese. 

Una delle grandi sfide che il sistema bancario deve affrontare riguarda la sostenibilità legata anche ai rischi nel medio e lungo termine. Un tema molto caro a Patrizia Grieco, Presidente Mps, che ha dichiarato: “Le emissioni globali di gas serra continuano a crescere perché molti dei nostri consumi sono legati all’elettricità prodotta con combustibili fossili. Esemplificativo per descrivere l’impatto sociale ed economico che comporta il cambiamento climatico è il tema della migrazione. L’Europa e le autorità europee si occupano molto di questo problema, tanto che anche la Bce vuole assicurarsi che, tra i rischi da calcolare, sia compreso il cambiamento climatico. Motivo per cui le banche dovranno presentare dei piani di azione, comprensivi dei principali nessi tra cambiamento climatico e banche con relativo impatto rilevante sui soggetti, da far valutare alla Bce”. Un piano che deve tener conto anche dei comparti industriali che lavorano in settori correlati ai combustibili fossili. Trattandosi di filiere importanti Grieco ha spiegato: “Le banche dovranno accompagnare questi settori industriali verso una transizione che li porti a generare valore nonostante abbiano dovuto dismettere attività legate ai combustibili fossili. Bisogna adeguare prodotti e servizi finanziari rispetto alle preferenze degli investitori. Non è un compito facile, ma bisognerà aumentare il grado di consapevolezza legato ai rischi legati al cambiamento climatico”.

Sul tema dello sviluppo tecnologico e sulle tecnologie “disruptive” è intervenuto il Direttore generale ABI, Giovanni Sabatini: “L’Economist si è chiesto se in prospettiva avremo sempre meno banche o se non ne avremo più, non penso che si possa fare meno delle banche. Le banche dovranno guidare il cambiamento con progetti innovativi”. Con riferimento alle staible coin il discorso fa presto a spostarsi sull’Euro digitale su cui, secondo Sabatini, “è importante e fondamentale che si avvii quanto prima un percorso condiviso, anche di sperimentazione, con le banche centrali nazionali, e in particolare con la Bce, perchè si possa giungere rapidamente ad adottare soluzioni che consentano di contemperare le esigenze di tutti gli attori e di offrire nuove opportunità di crescita e di competitività al settore bancario e all’economia europea, rafforzando anche il ruolo internazionale dell’euro. L’emissione di nuova moneta digitale della Bce segnerà un evento epocale nell’evoluzione della moneta.” Ma è di importanza fondamentale, ha specificato Sabatini, che l’Euro digitale “sia diverso da uno strumento di pagamento elettronico” ed è importante “salvaguardare e ampliare il ruolo di intermediazione delle banche”.

Le vie da percorrere per accostare capitali privati ad aziende private è il focus dell’intervento di Raffaele Jerusalmi, Amministratore delegato Borsa Italiana: “Per superare questi ostacoli bisogna fare salti culturali importanti. Sappiamo che c’è un mondo enorme di imprese che non hanno la possibilità di arrivare ad essere quotate in borsa. Credo che quando parliamo di indirizzare gli sforzi dobbiamo essere più selettivi perché si tratta di una partita molto spietata e bisogna essere tra i leader, un tema poco affrontato. Le sfide andranno combattute molto velocemente perchè ricordo che il settore finanziario, pur essendo uno dei più ricchi, è molto indietro rispetto alla digitalizzazione. I grandi cambiamenti temo arriveranno molto velocemente producendo un grande tsunami nei mercati finanziari con una trasformazione violenta di come viene fatto il business. Si tratta di cambiare mentalità perché l’evoluzione del mercato non si ferma e marcia in una direzione di crescita molto rapida”.

Il sistema produttivo è stato messo a dura prova dalla pandemia, con un conseguente e accelerato ricorso al digitale. Un processo che non andrà svanendo con la ripresa dall’emergenza sanitaria, ma che rimarrà nella quotidianità delle persone. Un processo che ha spiegato la Vicedirettrice generale di Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli: “Possiamo dire che il sistema si è adattato alla situazione di emergenza cercando un equilibrio. Il fattore a supporto principale è stato l’ampio ricorso all’uso della tecnologia, aumentando la consapevolezza, da parte degli intermediari, delle potenzialità enormi che la tecnologia offre. Lo smart working ha salvaguardato la salute del personale. Un processo che ha avuto un avvio fortissimo e che si rafforzerà è quello relativo agli interventi organizzativi finalizzati a rendere più sicuro il lavoro con protezione dei dati, sia delle informazioni aziendali che della clientela per minimizzare i rischi di frode o attacchi cyber. Credo che l’aumento dell’efficienza e la necessità di innovare sia una sfida non procrastinabile”. Si evince che la tecnologia è uno strumento abilitante, ma come la mettiamo con le Big Tech? Perrazzelli specifica: “La loro espansione nei settori finanziari richiede una riflessione approfondita in relazione all’impatto presente e futuro. Quindi è fondamentale che siano adottate soluzioni internazionali e l’attività bancaria tradizionale dovrà essere ripensata per il consolidamento del sistema”.

A conclusione dell’evento l’intervento di Luigi Consiglio, Presidente GEA: “I panelist ci hanno aiutato a capire le dinamiche attuali. La richiesta di digitalizzazione si è innestata nel passaggio che il mondo bancario sta attraversando. Si evince come il sistema bancario stia correndo veloce rendendolo in grado di competere con gli attori internazionali. Ritengo che oggi le grandi innovazioni nel mondo bancario avranno riflesso sulla ripresa del Paese, un aiuto del sistema finanziario che si metta al fianco delle imprese italiane. Oggi è stato mandato un messaggio di forte ottimismo per le riaperture con un settore pronto ad affrontare le sfide presentate”.

Photo Credits: NTT Data