Cultura

Le dimore storiche incontrano il Presidente della Repubblica

08
Luglio 2021
Di Andrea Maccagno

Il Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Giacomo di Thiene è stato ricevuto oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro è stata l’occasione per porgere al Capo dello Stato il saluto di tutta l’Associazione e per illustrare l’impegno dei soci nel preservare palazzi, castelli, giardini che racchiudono al loro interno la storia dell’Italia e che costituiscono patrimonio della Nazione.

L’incontro è stata l’opportunità per esporre l’impegno etico che ADSI persegue quotidianamente, valorizzando e facendo conoscere un patrimonio che da sempre rende unico il nostro Paese, grazie alla diffusione capillare di quelle dimore che costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia. I proprietari, attraverso il loro impegno – anche economico – a tutela di tali beni, contribuiscono inoltre ad accrescere il valore sociale del patrimonio culturale privato, soprattutto nei centri più piccoli e periferici dove spesso le dimore storiche risultano essere il principale elemento identitario oltre che fonte di attrazione per un loro sviluppo sostenibile.

“L’Associazione tutta è onorata di aver condiviso con il Presidente della Repubblica la propria visione di rilancio culturale del Paese e lo ringraziano per la sensibilità riposta verso un patrimonio che genera un forte impatto sociale ed occupazionale, soprattutto in riferimento alle prossime generazioni, e dal quale può dipendere il futuro dell’Italia”, ha dichiarato al termine dell’incontro Giacomo di Thiene, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.

Le Dimore Storiche rappresentano un potenziale inespresso del patrimonio privato, che ogni anno accoglie 45 milioni di visitatori (i musei pubblici aprono le loro porte a 49 milioni) nei suoi oltre 9400 immobili tra ville, masserie, castelli, rocche, ma anche parchi, giardini e tenute agricole che costituiscono, da sempre, un polo di attrazione turistico nonché un volano per l’economia dei territori.

Secondo i dati forniti dal Consiglio europeo, il patrimonio culturale europeo riveste un’importanza economica eccezionale per l’industria del turismo, con un livello di entrate annuali stimate intorno ai 335 miliardi di euro, generando direttamente e indirettamente 9 milioni di posti di lavoro nel settore turistico.

ADSI si impegna inoltre a concorrere alla valorizzazione di tale patrimonio come luogo nel quale i giovani possano trovare un’occupazione legata al territorio di appartenenza, recuperando le conoscenze dell’artigianato italiano.

Articoli Correlati