Politica

Politica 2020: chi sono e perché cinguettano gli usignoli di Twitter

04
Gennaio 2021
Di Redazione

La Lega e Salvini scatenati, Renzi fidelizzatore, Partito Democratico poco attivo mentre il Movimento 5 Stelle piuttosto egoriferito. Sono questi in estrema sintesi i principali risultati dello studio "La politica su Twitter nel 2020" realizzato da Utopia, società specializzata nelle relazioni istituzionali, media e digital.

Salvini per distacco è stato il più grande "twittatore" 2020. In termini di contenuti sovrappone senza alcun limite la comunicazione personale a quella di partito e ha cinguettato come non ci fosse un domani: ben 10.311 tweet in un anno, con un media giornaliera di oltre 28 tweet, più di un nuovo tweet ogni ora. Non c'è stato mese dell'anno in cui il profilo personale di Salvini e quello della Lega non abbiano quasi monopolizzato (attorno al 70% del totale dei tweet generati da leader e partiti politici) il social network più amato dalla politica. Secondo Utopia, però, la strategia "a pioggia" di contenuti non ripaga pienamente lo sforzo, perché la Lega, con Fratelli d'Italia e Forza Italia rimane in fondo alla classifica dei partiti che generano più risposte e interazioni grazie al "canto sociale".

La Lega è di gran lunga il partito più attivo con il 68,4% del totale dei tweet pubblicati (oltre 30mila nel 2020), seguono Fratelli d'Italia (9,6%) e Italia viva (7,6%). Chiudono Pd (2,3%) e Forza Italia (1,3%). Ma questa è una fotografia della sola quantità.

Per qualità dei contenuti si fa notare il Movimento 5 Stelle, che cinguetta paragonato alla Lega solamente una volta a stagione, circa il 6% del totale, ma quando lo fa produce un tasso di engagement molto consistente. Il Movimento si rivolge ad un target molto più fidelizzato. In altre parole Lega e Movimento 5 Stelle portano avanti due strategie di comunicazione sul social network più amato dalla politica diametralmente opposte. La Lega punta ad una comunicazione di massa, mentre il Movimento è più interessato in primis a comunicare e consolidare la propria base.

I tre partiti politici sul podio dell'interazione generata dal proprio cinguettio sono nell'ordine: Italia Viva (Matteo Renzi), +Europa (Emma Bonino) e Azione (Carlo Calenda). Tre realtà che possono contare su una base di follower molto simili a dei veri e propri "ambassador". 

Riguardo ai leader politici la classifica per numero di follower racconta una storia diversa dalla massa dei tweet generati: Matteo Renzi la guida con margine (3,4 milioni di seguaci), seguito da Matteo Salvini (1,4 milioni). Terza  Giorgia Meloni (1 milione), poi Giuseppe Conte (900mila), Luigi Di Maio (700mila), Zingaretti (550mila), Calenda (280mila), Bonino (220mila), Berlusconi (140mila).

Per seguire la politica Twitter sembra lo strumento sintetico più efficace. Però ci vuole orecchio.

 

Paolo Bozzacchi

 

 

 

photo credits: Blasting News

 

 

 

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