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Bonetti (IV): «Salvare il Pnrr per gli asili nido e le politiche del lavoro»

23
Settembre 2022
Di Giuliana Mastri

Nella tornata del 25 settembre c’è chi vuole una rottura e chi invece vuole assicurare una continuità. Ma da una prospettiva diversa. Centrista. Equidistante e critica verso le altre fazioni ma non chiusa a riccio. La ministra uscente alle Pari Opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti si candida con il Terzo Polo e in un’intervista a The Watcher Post mette in chiaro l’orientamento della sua azione e del suo partito, guidato da Matteo Renzi, e che sarà affiancato dal leader di Azione Carlo Calenda. Governare senza mettere in discussione l’agenda Draghi e il Pnrr, anche per le categorie più fragili, è quello che Bonetti auspica.

Non si torna indietro sul Pnrr
«Sarebbe gravissimo ricontrattare il Pnrr, significherebbe bloccare i comuni nell’attuazione di quanto già approvato. Penso ai 4,6 miliardi destinati alla costruzione degli asili nido. È la politica di chi non ha il coraggio di confrontarsi con il governo delle cose, è la retorica del ricominciare tutte le volte daccapo». La ministra ha spiegato: «Il Forum Ambrosetti ha certificato un aumento strutturale del Pil di 13 punti percentuali in 10 anni grazie agli investimenti del Pnrr. E di questo incremento ben un quarto è dato dall’aumento del lavoro femminile. Non ci possiamo permettere di interromperlo».

Il terzo polo è la scelta alternativa al Pd e ai populismi
«Il Terzo Polo è un progetto politico nuovo, che si candida a essere la casa per tutti coloro che vogliono serietà e competenza. A sinistra il Pd ha deciso di uscire da questo campo riformista e ha ceduto alle alleanze del no». Poi sugli alleati di Letta Bonetti è chiara: «Fratoianni e Bonelli sono quelli che hanno negato la fiducia a Draghi. Se le elezioni andranno come si può immaginare che vadano il Pd rischia di essere inglobato dalla visione populista dei 5Stelle. Noi guardiamo al centro, a quell’elettorato riformista, che è anche tra i delusi della componente moderata del centrodestra».
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