Politica

L’Ue verso la definizione delle strategie commerciali tra Pechino e Washington

25
Maggio 2023
Di Diana Adly

Competitività e relazioni commerciali sono ormai da mesi in cima all’agenda delle Istituzioni europee, e, senza sorpresa, sono stati al centro della riunione odierna dei ministri per il Commercio dei Ventisette, che ha visto in primo piano una discussione articolata sulle relazioni con gli Stati Uniti e con la Cina.

L’Unione europea sta infatti cercando di definire sempre di più un approccio coerente e sostenibile nei confronti della ormai consolidata rivalità strategica tra Washington e Pechino che, attraverso sussidi e politiche industriali aggressive, rappresentano un rischio per il modello commerciale dell’Ue.


Se infatti negli scorsi mesi la preoccupazione principale era rappresentata principalmente dalle conseguenze protezionistiche dell’Inflation Reduction Act, il pacchetto statunitense di agevolazioni e crediti fiscali a sostegno della produzione manifatturiera di tecnologie sostenibili e della domanda dei beni prodotti, oggi tutti gli occhi sono puntati verso le strategie industriali aggressive della Cina.

Come spiegato da Politico, i massicci sussidi di Pechino  stanno diventando sempre più un rischio per il modello commerciale dell’Ue, in quanto la Cina è ormai un serio concorrente in una delle industrie più lucrative e importanti d’Europa, quella automobilistica. Se fino ad oggi la risposta dell’Ue è stata quella di contrastare i sussidi cinesi con fondi europei per i veicoli elettrici e le batterie, con l’inflazione che non accenna a diminuire, crescono le richieste di misure più protezionistiche simili a quelle già adottate da Pechino e Washington.

Alcuni Stati hanno già iniziato a intraprendere azioni per arginare i rischi provenienti dalle politiche commerciali cinesi. Primo fra tutti, la Francia: è della scorsa settimana l’annuncio del Presidente francese Macron di un sussidio di 7.000 euro per le auto elettriche ai veicoli e alle batterie prodotti in Europa con una bassa impronta di carbonio.

In tale contesto, la riunione di oggi ha fornito un momento chiave per capire la posizione dei Ventisette. In particolare, i ministri dell’Ue si sono concentrati sulle dipendenze commerciali critiche esistenti e potenziali con la Cina e sull’esplorazione degli strumenti necessari per gestire tali rischi. E’ stata inoltre ribadita la necessità di una strategia di “de-risking economico”, già approfondito dalla Presidente dell’Esecutivo europeo nel contesto della riunione del G7 tenutasi lo scorso fine settimana a Hiroshima. Secondo la Commissione europea, tale strategia deve essere sviluppata in quattro aree: “rendere l’economia e l’industria dell’Ue più competitive e resilienti; utilizzare meglio gli strumenti commerciali esistenti nell’Ue; l’evoluzione delle politiche cinesi potrebbe richiedere lo sviluppo di nuovi strumenti difensivi per alcuni settori critici; è necessario un allineamento con i partner internazionali”.

Sebbene sia la Cina a destare le principali preoccupazioni, anche le relazioni commerciali Ue-Usa rimangono al centro del dibattito europeo. Infatti, nonostante siano state intraprese azioni volte a contrastare gli effetti dell’IRA statunitense e a rafforzare il coordinamento tra l’Ue e il suo partner transatlantico (come per esempio l’avvio della Task Force sull’IRA), rimangono ancora alcuni dubbi sui potenziali effetti dei sussidi industriali messi in campo dal Presidente Biden. In particolare, i ministri hanno sottolineato la necessità di proseguire l’impegno per trovare soluzioni pragmatiche alle preoccupazioni dell’Ue sugli elementi discriminatori dell’IRA, compreso il raggiungimento di un accordo mirato sui minerali critici e l’aumento della trasparenza e della cooperazione sui rispettivi programmi di incentivi alle tecnologie verdi.

Stiamo lavorando con la controparte americana per trovare soluzioni utili per gli incentivi all’energia pulita, e stiamo negoziando un accordo sui minerali critici” ha dichiarato il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega al Commercio, Valdis Dombrovskis. Anche il proseguimento dei lavori per un accordo globale sull’acciaio e l’alluminio sostenibili è stato considerato una priorità. Dombrovksis ha inoltre sottolineato l’importanza degli Stati Uniti in quanto “alleato chiave e partner commerciale principale” dell’Ue: “Il nostro commercio bilaterale ha raggiunto il valore di 1,4 trilioni di euro l’anno scorso, una cifra incredibile. La nostra collaborazione a livello economico, politico, climatico e di difesa resta fondamentale“.

Tutti gli occhi sono ora puntati su due appuntamenti chiave per discutere dei rapporti commerciali dell’Ue: la quarta riunione del Consiglio per il commercio e la tecnologia (TTC) Ue-Usa, che si terrà la settimana prossima in Svezia (Luleå, 30-31 maggio), e il dialogo ad alto livello Ue-Cina in materia di economia e commercio, che dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno.

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